Per essere leader è importante scegliere il proprio stile di leadership. Nel 2002 il testo di Daniel Goleman, Primal leadership – Unleashing the power of Emotional Intelligence, ha aperto la strada sul tema individuando sei tipologie di leadership efficace: autorevole, coercitivo, democratico, empatico, incalzante e motivatore. Oggi, però, sappiamo che in gioco non c’è soltanto l’attitudine di chi deve guidare il team, che Goleman suggeriva dovesse esercitare quella particolare soft skill che abbiamo imparato negli ultimi anni a conoscere come intelligenza emotiva; lo stile di leadership, infatti, non è innato e va scelto in base alla propria personalità, alle caratteristiche delle persone che compongono il team, ai loro punti di forza e di debolezza, agli obiettivi prefissati e alla fase della vita della nostra organizzazione.
1) Stile autoritario
- Caratteristiche
Il suo obiettivo è abbattere l’incertezza, dando una direzione chiara. Sviluppa la motivazione, il senso di appartenenza al gruppo e una forte relazione personale con la persona leader che assume su di sé la responsabilità della buona riuscita di ogni operazione.
- Soft skill
Iniziativa, autocontrollo, spinta verso il successo “whatever it takes”.
- Quando sceglierlo
Per far fronte a una crisi o a un’inversione di rotta. È importante utilizzarlo solo in determinati contesti, pena la perdita di motivazione e il burn out del team, che può soffrire dello stato di allerta prolungato.
2) Stile democratico
- Caratteristiche
Dà valore alle idee delle persone, condividendo con il team la vision dell’organizzazione che diventa obiettivo comune. Del gruppo e di chi lo compone, a cui viene richiesto di dire la propria perché ogni contributo è importante.
- Soft skill
Collaborazione, comunicazione e coinvolgimento
- Quando sceglierlo
Nelle situazioni che richiedono un coinvolgimento profondo delle persone che lavorano con noi.
3) Stile empatico
- Caratteristiche
Ha come obiettivo costruire relazioni e armonia all’interno del team. Sviluppa la motivazione connettendo le persone tra loro in relazione a un obiettivo comune.
- Soft skill
Empatia e gestione dei conflitti.
- Quando sceglierlo
Nelle situazioni di forte stress, in contrasto con lo stile autoritario. Chi lo sceglie utilizza l’empatia come strumento di problem solving collettivo.
4) Stile incalzante
- Caratteristiche
Propone obiettivi sfidanti e ha come obiettivo quello di mantenere sempre alta la motivazione.
- Soft skill
Iniziativa e spinta verso il successo.
- Quando sceglierlo
Nelle situazioni in cui si punta in alto. Il rischio, però, è di generare stress e burn out da sovraperformance.
5) Stile motivatore
- Caratteristiche
Riesce a ottenere i risultati mettendo in relazione gli obiettivi della singola persona con quelli dell’organizzazione.
- Soft skill
Consapevolezza, ascolto attivo ed empatia
- Quando sceglierlo
Nelle situazioni in cui si vuole investire nella employability di lungo periodo. Necessita di grande ascolto e di feedback continui.
6) Stile visionario
- – Caratteristiche
Appassiona le persone a condividere un sogno, una vocazione a cui tendere nel lavoro insieme. È lo stile di leadership tipico delle startup o delle aziende innovative che non possono ancora puntare sul prodotto.
- – Soft skill
Sicurezza di sé, empatia e resilienza
- – Quando sceglierlo
È lo stile delle startup oppure delle aziende che desiderano cambiare direzione.
7) Stile gentile
- Caratteristiche
Ha due pilastri, l’execution e l’empatia. La leadership ha l’obiettivo di abilitare le persone e il loro talento.
- Soft skill
Ascolto attivo, empatia e incoraggiamento
- Quando sceglierlo
Nelle situazioni in cui c’è tanto talento sprecato e l’organizzazione necessità di abbandonare la gerarchia in favore dell’ispirazione e della responsabilità collettiva.
8) Stile femminile
- Caratteristiche
Valorizza i talenti e ne fa il suo punto di forza per generare relazione, anche in ecosistemi complessi e molto veloci.
- Soft skill
Ascolto, fiducia, inclusione e collaborazione
- Quando sceglierlo
Nelle situazioni caratterizzate da velocità di cambiamento e grande diversità di persone coinvolte. Si contrappone allo stile di leadership autoritario “command and control”.