La leadership positiva è la leadership che funziona
Esistono tanti diversi tipi di leadership almeno quanti sono i diversi modi di guidare un’azienda. La leadership può tenere bene insieme una squadra, come può dividerla, può essere il motore delle idee, come può bloccarle. Gli ultimi due anni però sembrano aver mostrato quale sia il giusto tipo di leadership, e se non siamo grandi estimatori della contrapposizione tra giusto e sbagliato, di certo ha definito il tipo di leadership che funziona. Per raggiungere gli obiettivi, creare nuovi progetti e far crescere il business e le persone che lavorano nell’organizzazione.
Nel discorso tradizionale sulla leadership, l’attenzione si è spesso concentrata sugli “stili di personalità” del leader, dall’autocratico al carismatico. Ma questi stili non riescono a comprendere una visione più ampia della leadership, mentre è qui che entra in gioco la leadership positiva.
Che cos’è la leadership positiva?
Nel suo libro “Practicing Positive Leadership”, Kim Cameron, professore di management e organizzazioni presso la Ross School of Business dell’Università del Michigan, definisce la leadership positiva come “l’implementazione di molteplici pratiche positive che aiutano le persone e le organizzazioni a raggiungere il loro massimo potenziale, a prosperare sul lavoro, a sperimentare un’energia stimolante e a raggiungere alti livelli di produttività”.
Leadership positiva, quindi, significa esercitare un’influenza positiva, capace di incoraggiare le persone a fare al meglio il proprio lavoro. E incoraggiare a sviluppare un punto di vista libero nel rispetto delle opinioni. La leadership positiva si percepisce nel clima aziendale, che non passa solo attraverso le parole dei leader, gli slogan, ma si riscontra nella vita quotidiana in azienda.
Attraverso la stima reciproca questo tipo di leadership permette di eliminare quella diffusa discrepanza tra l’immagine che l’azienda vuole dare di sé e invece quello che si dice o si sente ne corridoi. Creare le condizioni di lavoro positive per i dipendenti e costruire relazioni attraverso il lavoro di squadra aiuterà l’intera azienda a prosperare.
Perché adottare uno stile di leadership positivo è vantaggioso?
Uno stile di leadership positivo è il più sostenibile e orientato all’eccellenza in periodi di incertezza e ambiguità. Nell’ultimo anno, le industrie e i mercati sono stati scossi da una volatilità senza precedenti, dalla quale devono ancora riprendersi. Lo stile di leadership positiva incoraggia a fare affidamento sugli altri e ad essere resilienti e ottimisti nei momenti difficili, a riconoscere i contributi di ogni persona anche nei periodi di incertezza, che è una minaccia costante quando si gestisce un’azienda.
Questa leadership inoltre costruisce una squadra emotivamente coinvolta nel lavoro che fa. Un gruppo e una forza lavoro appassionati e che prendono molto sul serio tanto i risultati quanto l’interazione all’interno del team. La leadership positiva evoca un senso di lealtà e di appartenenza nei dipendenti che li spinge a fare del proprio meglio per raggiungere gli obiettivi prefissati.
La leadership positiva è essenziale anche nell’ottica della flessibilità e dell’apertura. E in un mondo in cui sono finalmente e sempre più imprescindibili le strategie di Diversity & Inclusion.
Allora “di chi è la responsabilità”?
Sempre del leader, non ci sono dubbi. La questione della responsabilità a volte è collegata a quella di leadership positiva, che – come abbiamo visto – fa dell’errore costruttivo, della divisione dei compiti e dell’affidamento sugli altri alcuni dei suoi imperativi.
Tutti quei benefici del paragrafo precedente emergono quando il capo non è più visto come un’entità a sé stante, lontana, e nella visione tradizionale anche ignara di quello che succede agli ultimi arrivati. I leader positivi, infatti, sanno che devono assumersi la responsabilità del gruppo, gratificarlo nei successi e non demonizzarlo nei fallimenti, creando le condizioni migliori per tutti per contribuire alla crescita dell’azienda.