Oltre il diritto alla disconnessione: l’autonomia di scegliere quando lavorare
Sei in vacanza ma hai controllato le tue e-mail di lavoro, hai fatto progressi su quel progetto cui non avevi mai tempo di guardare, hai sistemato questioni amministrative, hai stilato liste di cose da fare. Se questa immagine corrisponde alla realtà, fai parte della generazione “Always-on”. Una generazione costretta da una certa cultura aziendale, e dagli smartphone, a fare gli straordinari (di solito) non pagati. Ma quando ci si disconnette davvero?
Alcuni paesi, come Francia, Belgio, Irlanda, Canada, Spagna, di recente hanno introdotto una legge che dà ai lavoratori il diritto di disconnettersi dal lavoro. Nate in Francia, le iniziative di diritto alla disconnessione stabiliscono che le organizzazioni non possono e non devono aspettarsi che i dipendenti siano disponibili al di fuori del loro orario di lavoro.
Diritto alla disconnessione e smartworking
Per diritto alla disconnessione si intende una forma di tutela del lavoratore. Questo ha la libertà di non essere reperibile fuori dall’orario di lavoro, senza che la sua situazione professionale venga compromessa. Un diritto in pratica dato per scontato nella suddivisione tradizionale tra lavoro in ufficio e periodo di riposo fuori dall’ufficio.
Ma oggi non siamo più abituati a vivere questa distinzione netta tra gli spazi, anzi è facile vedere i contorni sfumati tra lavoro e riposo con lo smart working, specialmente quando questo viene effettuato da casa. Durante la pandemia molti dipendenti e società non abituate a questa modalità di lavoro hanno dilatato e spesso esasperato gli orari creando problemi di armonizzazione tra la vita privata e quella professionale. Proprio in questi ultimi due anni infatti molti paesi dell’Unione Europea hanno accelerato l’introduzione di normative che garantiscano il giusto equilibrio tra lavoro e riposo.
Spazio all’autonomia: non solo scegliere dove lavorare ma anche quando
Di certo queste leggi segnalano una più ampia attenzione al benessere, fisico e psicologico, dei dipendenti ma il dibattito si sta già spingendo oltre, verso l’idea di una sempre maggiore autonomia del lavoro che permetta alle persone, quando possibile, di scegliere quando lavorare e quando recuperare.
Quando le organizzazioni implementano politiche che permettono ai dipendenti la libertà di scegliere da soli quando e come disconnettersi, i benefici di benessere e performance della disconnessione sono massimizzati.
Per esempio, qualcuno che lavora da casa può scegliere di disconnettersi per andare a correre o a fare la spesa alle 14 e poi lavorare alle 20, magari dopo che i figli si sono addormentati. Allo stesso modo, un dipendente che completa una serie di riunioni intense potrebbe voler fare una pausa prima di concentrarsi di nuovo. Inoltre, persone diverse operano più efficacemente in momenti diversi della giornata.
Autonomia, benessere psicologico e produttività
Dare ai dipendenti il diritto di staccare alle loro condizioni può essere la formula migliore per promuovere sia la produttività sia il benessere. Numerosi studi dimostrano il valore dell’autonomia. Autonomia che si riferisce alla discrezione che i dipendenti hanno su come, quando e, sempre più, dove completano i loro compiti lavorativi.
I dipendenti che hanno la libertà di scegliere come strutturare la loro giornata lavorativa e programmare i loro compiti (autonomia di programmazione del lavoro) hanno livelli più alti di impegno lavorativo e comportamenti lavorativi innovativi. Altri studi indicano che permettere ai dipendenti di prendere decisioni (autonomia decisionale) e scegliere da soli come eseguire i compiti (autonomia del metodo di lavoro) riduce la tensione e aumenta la motivazione, migliorando la produttività.
Ci sono quindi varie forme di autonomia. Il benessere e la produttività dei dipendenti saranno migliori se una maggiore autonomia, di vari tipi, sarà incorporata nelle iniziative di diritto alla disconnessione.
Diversi lavori, diverse autonomie
Diversi lavori permettono diversi livelli e forme di autonomia. Un infermiere del pronto soccorso non può scegliere di lavorare da casa o decidere quando arrivare in ospedale per un turno. La relazione tra autonomia e risultati del lavoro può variare a seconda della natura del lavoro.
E se il diritto alla disconnessione è una questione che è emersa per combattere la tendenza del datore di lavoro che tiene i dipendenti “collegati” in ogni momento, è anche vero che per qualcuno essere raggiungibile 24/7 potrebbe avere risvolti positivi. Molti imprenditori, per esempio, si sentono si sentono più rilassati con il loro telefono acceso, sapendo che possono essere raggiunti se c’è un problema che richiede la loro attenzione.
La natura di ogni lavoro e l’unicità di ogni persona sono fattori da considerare insieme riguardo l’autonomia. Oltre al diritto alla disconnessione, il modo migliore per aiutare i dipendenti a disconnettersi dal lavoro sembra proprio essere lasciargli l’autonomia di scegliere come, quando e dove lavorare.