In Speexx amiamo le lingue, lo sviluppo delle persone e crediamo nell’apprendimento blended. Ci piace mettere a confronto le idee sulle tematiche di interesse in ambito HR. Le nostre soluzioni di formazione linguistica e business coaching, contribuiscono tutti i giorni a migliorare la comunicazione di milioni di persone in tutto il mondo, e a far emergere il talento di ognuno.
In questo post spiegherò come si forma il comparativo e il superlativo in inglese, aggiungendo esempi e casi linguistici tipici. Spero che con questa guida “I have made your life a bit easier!”
The British and the Americans parlano la stessa lingua, ma con molte differenze lessicali, grammaticali e in termini di varietà di slang. Ma attenzione: qualsiasi slang di qualsiasi lingua dev’essere padroneggiato con cura.
In inglese può essere a volte complicato scegliere tra il verbo ‘TO DO’ e il verbo ‘TO MAKE’. La sfumatura di significato che li differenzia spesso confonde gli studenti italiani.
Nel campo della moda esistono termini ed espressioni specifici per ogni tessuto, modello, forma, sfumatura, tendenza. C’è da dire che, nel settore fashion, molti termini sono presi in prestito dal francese, ma anche l’inglese ha il suo peso.
Grazie alla mia esperienza da English teacher, ho imparato che esistono vari modi per imparare il gergo inglese e nessuno dei tanti esclude l’altro, anzi: the more the better! Oggi parlerò di alcune letture che possono aiutare a imparare l’inglese.
L’estate è arrivata e tutti parlano di vacanze. Ma come affrontare questo argomento con una persona che non è italiana? Come parlare in inglese delle proprie vacanze (e come fare le domande giuste all’interlocutore) senza farsi prendere dal panico?
Iniziare una conversazione con una persona nuova ad una cena di lavoro può essere difficile soprattutto se bisogna parlare in inglese. Help!
Cosa dire, dopo il classico: “Hello, my name is Luisa, it’s nice to meet you.”?
Non tutte le parole che si assomigliano hanno sempre lo stesso significato. Bisogna stare attenti infatti ai “false friends” cioè alle parole simili ma con significato diverso.