Quali sono le sfide che le aziende con DNA fortemente internazionale stanno affrontando e affronteranno nel loro futuro? E a quali aspetti gli HR devono prestare particolare attenzione? E come si gestisce la multiculturalità in azienda?
A queste e altre domande risponde Laura Bosser, Corporate HR & Organization Manager di MAPEI, protagonista del secondo white paper che Speexx dedica al “Il futuro del lavoro e delle competenze” in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Con lei abbiamo parlato di modalità di lavoro, organizzazione, multidisciplinarietà, competenze e tanto altro ancora.
Vuoi leggere la prima puntata? Scopri l’intervista a Sabina Leoni di Banco BPM
L’introduzione dello smart working e la multidisciplinarietà
Quello che ci ha sicuramente colpito è l’evoluzione che MAPEI ha fatto negli anni. Nata nel 1937 a Milano, oggi è un’azienda internazionale con 102 società – di cui 10 in Italia e 92 all’estero e presenza nei 5 continenti con quasi 12mila dipendenti. Questi numeri si traducono in sfide tutt’altro che semplici per gli HR, già a partire dall’introduzione dello smart working che, come ci ha spiegato Laura Bosser, non era considerato prima della pandemia. E se attivarlo o potenziarlo è una delle sfide che molti HR hanno dovuto affrontare in questi ultimi anni, come emerge dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, presentato nel maggio 2023 (la indica come tale il 9% degli HR intervistati), nel caso di MAPEI si è aggiunta anche la sfida di fare i conti con culture e normative diverse a seconda delle varie sedi estere.
Si investe e si punta molto sulla digitalizzazione con un approccio multidisciplinare: “Creiamo gruppi di lavoro con persone che spesso appartengono a nazioni differenti, per rispettare il carattere internazionale, e a dipartimenti diversi per raggruppare le esperienze in discipline differenti. Il supporto HR consiste nel facilitare il flusso di comunicazione utilizzando le nuove modalità di essere connessi, affidandoci per esempio a piattaforme e-learning dove carichiamo contenuti non solo tecnici sui nostri prodotti, ma anche trasversali relativi alla formazione del personale; in questo modo sosteniamo tutti i collaboratori ad adottare un nuovo modo di lavorare”.
Gestire la multiculturalità in azienda con un approccio glocal
Collegato a questo è sicuramente il tema della multiculturalità in azienda che MAPEI affronta con un approccio glocal che consiste nel “rispetto della cultura, delle regolamentazioni e del modo di pensare locale, fornendo delle linea guida per la gestione dei processi e lo sviluppo della filiale. Per scelta strategica, i direttori generali sono infatti persone del posto, sempre in contatto con la Direzione e le funzioni corporate, e ricevono delega e fiducia dall’headquarter per la gestione locale del business”.
“La lingua ufficiale del nostro Gruppo è l’inglese, anche se bisogna ammettere che ci sono ancora alcuni paesi che fanno fatica a parlarlo in modo fluente. Ci imbattiamo quotidianamente in barriere linguistiche e culturali, ed esserne consapevoli per superarle e lavorare tutti insieme è una delle nostre sfide più grandi”.
La matrice delle competenze di MAPEI
La seconda puntata di questo white paper non poteva, poi trascurare la parola competenze. Se come asserisce il World Economics Forum, tra le più richieste da qui al 2027 ci saranno il pensiero creativo e analitico, in MAPEI già dal 2019 si utilizza una matrice delle competenze diffusa a livello globale che ogni region può personalizzare e che in molti casi ha portato non solo a osservare e valutare le persone dal punto di vista delle soft skill, ma anche ad avviare percorsi di formazione e coaching in linea con i desiderata.
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