Quanto contano le soft skill nell’era della Digital Transformation?
Le aziende di tutto il mondo si stanno trasformando velocemente, adattando e integrando nuove tecnologie volte a rivoluzionare il luogo di lavoro e ad aumentare il rendimento e la produttività aziendale. Gli esperti concordano che la tecnologia comporterà rivoluzioni significative all’interno della struttura e dei processi di lavoro. Le organizzazioni con il massimo rendimento sono quelle che hanno già compiuto notevoli passi verso la digitalizzazione.
Quale sarà l’impatto del progresso tecnologico sulle risorse e come potrete accompagnarli nel cambiamento? E, se i processi globali vengono plasmati dal progresso tecnologico, quanta importanza avranno le competenze interpersonali e le competenze comunicative?
“Cosa faranno le aziende in futuro?”
Richard Cannane: “Ritengo che nelle aziende più performanti si stiano già sviluppando caratteristiche essenziali al solo fine di guadagnare più terreno in futuro. L’azienda del futuro sarà globale e composta da un’ampia combinazione di lavoratori a tempo pieno, part-time e occasionali che lavorano da casa o in ufficio. Stiamo già riscontrando un movimento crescente verso le organizzazioni a matrice, dove le strutture di business operano a stretto contatto con gli esperti locali al fine di elaborare strategie aziendali in modo più rapido ed efficiente. Per sostenere tali strutture, le descrizioni delle mansioni e i metodi di onboarding diventeranno sempre più efficienti e trasparenti, affinché lo staff globale possa coprire le posizioni disponibili a breve e a lungo termine.
La tecnologia continuerà a creare nuove sfide e opportunità per le aziende.
Ad esempio, l’Intelligenza artificiale, la blockchain e la robotica, celano in sé la capacità potenziale di aumentare la produttività tramite la misurazione e l’anticipazione dei carichi di lavoro associati all’organico attuale e stimato nel futuro. Il ciclo di vita delle competenze si ridurrà, portando all’aumento in termini di numero e continuità degli impegni di investimento nello sviluppo delle relative competenze, mentre l’automazione dei compiti e l’incremento dei controlli elettronici consentiranno un allineamento migliore tra prestazioni e feedback.”
“Qual è l’impatto della tecnologia sulla forza lavoro e come si collega il tutto con la comunicazione?”
Richard Cannane: “La concessione di maggiori possibilità ai dipendenti tramite la tecnologia porterà al contenimento dei costi: un aspetto vitale per le organizzazioni che operano in settori con margini di guadagno esigui. Le aziende inefficienti scompariranno rapidamente, gli incarichi basati sui processi dovranno diventare più fluidi e semplici per ridurre la possibilità di errori e aumentare l’efficienza.
L’organizzazione del futuro dovrà adottare un processo di onboarding fluido per mezzo di una formazione allineata alle competenze chiave dell’azienda, incentivando la condivisione delle conoscenze tra i vari reparti e la movimentazione del personale tra i vari ruoli. L’aumento della formazione autonoma e della formazione continua sarà fondamentale per mantenere alti livelli di competenza e rilevanza.
La comunicazione abbandonerà le e-mail e la messaggistica istantanea e randomica per virare verso notifiche orientate ai progetti. I collegamenti tra le comunicazioni del top management e le priorità in tutti i reparti che portano alla velocizzazione del processo decisionale e alla traduzione delle strategie in azioni diventeranno ancor più forti.
Ciò significa che l’organizzazione del futuro non sarà definita dalla sola tecnologia, bensì anche da aspetti come lo sviluppo delle soft skills all’interno della forza lavoro e un notevole focus sulla felicità generale sul luogo di lavoro. Acquisteranno via via maggiore rilevanza fattori non monetari quali l’equilibrio tra lavoro e vita privata, le opportunità di formazione e sviluppo e l’aumento dell’impegno in materia di responsabilità ambientale e sociale.”
“Che ruolo giocano le soft skill in azienda?”
Richard Cannane: “Il programma formativo di un’azienda si basa su cinque pilastri: induzione, conoscenze tra i reparti, tecnologie informatiche, competenze tecniche e soft skills. La formazione nelle soft skills investe aspetti come le capacità interpersonali, l’intelligenza emotiva e le competenze linguistiche. Per avere pieno effetto, devono essere collegate alle competenze dell’azienda in modo tale da garantire la presenza di una strategia strutturata volta alla loro introduzione e integrazione.
Stando a quanto ricavato dall’esperienza di Trafigura, le soft skills possono differire da un capo all’altro dell’azienda e possono essere definite per ciascun reparto. Tali competenze sono importanti e spesso fondamentali nella definizione di ruoli e funzioni; tuttavia, possono rivelarsi difficili da misurare.
Di sicuro, le soft skills rivestono un ruolo fondamentale all’interno di Trafigura. Sono state recentemente definite dai nostri manager e stanno subendo un processo di profiling più dettagliato, grazie alle comunicazioni interne e all’impegno formativo dedicati all’abbinamento dei materiali formativi ai ruoli e alle competenze. Con l’avvicinarsi del nostro 25° anniversario di attività nel 2018, vivremo un momento emozionante in cui discutere, esplorare e definire tale aspetto in modo più ampio all’interno della nostra organizzazione.
Tale impegno è finalizzato a dare istruzioni a livello di colloquio in merito all’allineamento fra domande del colloquio e dati di profiling, oltre ad aumentare le conoscenze nelle ricerche desk relative ad obiettivi e aspettative e a favorire la rotation del personale tra i vari reparti, mettendolo interamente a conoscenza delle necessità degli altri reparti.”
Incontra Richard allo Speexx Exchange 2017, che si terrà a Berlino il 6 Dicembre.
Informazioni su Richard Cannane:
Richard Cannane è uno dei relatori del forum Speexx Exchange 2017, nonché Global Training & Development Manager presso la filiale di Ginevra di Trafigura, azienda di trading globale. È entrato a far parte di Trafigura nel 1999. Tra il 2007 e il 2014, è stato Global Manager for Lead & Zinc Concentrates Operations, nonché project manager per l’integrazione dei relativi processi e sistemi. È inoltre membro fondatore del comitato HSEC.